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Chialà: quattro sfide per rimettere la parola di Dio nelle mani del cristiano

Chialà: quattro sfide per rimettere la parola di Dio nelle mani del cristiano

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Una vita di fede matura, dei cristiani tutti, non può prescindere dalla Parola di Dio: la scrittura non può restare confinata agli specialisti o a gruppi ristretti.

La vita primitiva della Chiesa, tra i suoi cardini pone, l'esperienza della Parola. E' la vita ordinaria a trarre beneficio dalla scrittura che, patristicamente, è definita farmaco di Dio: cambia, infatti, lo sguardo su ogni elemento che ci circonda ed offre opzioni di vita al cristiano e alla comunità credente. Si tratta di Parola che da vita, parola che costituisce. Ricordiamo che la scrittura non esaurisce la Parola di Dio, ma la contiene.

Concretamente, occorre mettere in agenda, lectio, oratio, meditatio e contemplatio. I momenti della lectio divina, implicano, rispettivamente, altrettante sfide:

  • dalla lectio, un rinnovato impegno a condurre i cristiani ad una conoscenza seria delle scritture, riqualificando biblicamente quello che già si fa (ad esempio: catechesi comunitarie ed omelie);
  • dalla meditatio, educare al confronto tra parola letta e fatti della vita;
  • dall'oratio, educare a pregare con la Parola (evangelizzare i momenti di preghiera che facciamo, fare della parola di Dio la sorgente della preghiera)
  • dalla contemplatio, esperire e trasmettere la scrittura come potenza comunicativa dell'esperienza del Signore.

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